LUCERA - UN CONVEGNO SUL RIFORMISMO IN CAPITANATA NEL XVIII SECOLO
"Storia e cultura in Capitanata. Dal riformismo carolino alle riforme di età napoleonica" è il tema di un convegno di studi, organizzato al Circolo Unione di Lucera e dalla Sezione di Lucera della Società di Storia Patria per la Puglia, che si terrà nel salone di rappresentanza del Circolo sabato 18 maggio, a partire dalle ore 17.
L’azione riformatrice in Capitanata, come nel resto della Puglia e del regno di Napoli, fu inaugurata dal re Carlo III di Borbone, preoccupato per le condizioni di arretratezza di vaste aree del Mezzogiorno. Le devastazioni provocate dalle guerre di successione, unite alle necessità finanziarie della monarchia, avevano procurato una grave crisi economica.
In questo clima difficile, qualsiasi progetto di riorganizzazione e razionalizzazione dell’amministrazione risultò per anni di difficile attuazione. Basti ricordare, a titolo di esempio, l'ambizioso progetto di realizzare un nuovo catasto capace di censire con precisione le proprietà fondiarie. Ostacolavano l’azione del governo centrale l’ampia autonomia decisionale di cui godevano i parlamenti cittadini e il rispetto dei privilegi della nobiltà e del clero. Solo tenendo conto di queste resistenze di base si può comprendere la radicalità e l’importanza del nuovo riformismo che caratterizzerà la seconda metà del XVIII secolo, movimento di innovazione che sarà promosso da Napoli ma che troverà favorevole accoglienza in una nuova generazione di intellettuali.
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