Sono oltre trecentomila i pugliesi colpiti dall'influenza, quest'anno; si tratta, secondo il report della Regione, di dati più modesti rispetto al passato. Fino ad oggi, i casi gravi sono stati trentasei con cinque decessi; mentre, nell'inverno scorso si contarono ventisei vittime. Gli esperti della sorveglianza virologica sostengono che si tratti di una stagione di intensità media, anche se l'epidemia non è ancora finita.

Nel periodo centrale si sono registrati più di dieci casi per mille abitanti, adesso scesi in maniera netta tanto che la Puglia è tra le zone meno colpite. L’analisi dei ceppi nella nostra regione ha evidenziato che l’epidemia è riconducibile per l’80% al ceppo H1N1 pdm09, e per il 20% ad H3N2. Non è invece stato registrato nessun ceppo di tipo B, quello prevalente nella scorsa stagione influenzale. Ma lo scorso anno non ci sono stati casi gravi in bimbi piccoli, mentre quest’anno ce ne sono stati due (uno di 5 mesi e un altro di 20 giorni). I dati dell’Osservatorio epidemiologico mostrano che l’incidenza dell’epidemia nella fascia di età 0-4 è quasi dieci volte più alta rispetto a quella degli over-64.

Il bilancio definitivo potrà essere stilato nelle prossime settimane. Intanto, gli esperti consigliano di limitare fortemente l’uso degli antibiotici, cui si deve ricorrere soltanto dopo appropriata valutazione del pediatra o del medico di base.